MITOLOGIA DELL’ORSA MAGGIORE

La prima costellazione, nota anche solo per il nome alla maggioranza delle persone, è il Grande Carro o anche Orsa Maggiore quando al Grande Carro vengono aggiunte le stelle più deboli nelle vicinanze.

E’ una costellazione circumpolare, ovvero, non tramonta mai, ovvero rimane sempre sopra la linea dell’orizzonte.

Orsa maggioreCome gli antichi ci avessero visto un’orsa rimane un mistero ma di certo il culto dell’orso sembra sia risalente a molte migliaia di anni prima della venuta di Cristo e, per contaminazioni forse dovute a grandi migrazioni di popoli,  questo asterismo, composto da 7 stelle facilmente visibili anche da siti medio urbani, in varie culture ripropone un mito legato all’orso.

E’ bene precisare che è solo un effetto prospettico il fatto che le stelle dell’Orsa ci appaiano collocate sullo stesso piano perchè così non è, si trovano a distanze da noi che vanno dai 78 anni luce di Mizar ai 124 anni luce di Dubhe, la più luminosa delle 7.

Carro, padella, aratro, bara, le interpretazioni date a questo assieme prospettico di stelle sono molteplici, interessante è quella degli antichi romani che intravedevano 7 buoi, in latino, Septem Triones che è anche l’origine della parola Settentrione che indica, esattamente come la costellazione dell’Orsa Maggiore, il Nord.

Tra le tante storie mitologiche quella che più mi affascina e che quindi vi voglio proporre è legata ad una intricata storia tra Zeus ( Giove), la moglie Era (Giunone), Callisto, Licaone Artemide ( Diana ) e Arcade.

ZeusTutto iniziò con Zeus che annoiandosi come al solito decise di guardare verso la Terra per vedere se ci fosse qualcosa con cui divertirsi.

Nello scrutare genti e situazioni il suo sguardo si accorse di una avvenente fanciulla al seguito di Artemide, la ninfa Callisto, figlia del re di Arcadia, Licaone.

Artemide era la Dea della caccia, autoritaria ed intransigente al punto che non permetteva alle guerriere al suo seguito di avere alcuna relazione essendo esse consacrate al suo personale servizio, quindi lei era l’unica che potesse avvicinarle.

Zeus, da Dio egoista e spadroneggiante qual’era, per sottomettere Callisto ai suoi voleri e non essere respinto, la sorprese addormentata nel bosco presentandosi con le sembianze di Artemide per possederla con l’inganno e poi tornare a gozzovigliare sull’Olimpo.

La ninfa dopo qualche tempo si trovò ad affrontare l’ira di Artemide quando invitata dalla Dea a bagnarsi in un fiume, scoprendosi le vesti, rivelò la sua gravidanza.

Artemide e CallistoArtemide si sentì tradita e la cacciò trasformandola in un’orsa cosicchè avrebbe dovuto fuggire per sempre dalla sua vista per non essere uccisa da lei o dagli altri cacciatori.

Ora, un piccolo intermezzo per spiegare che ci sono diverse versioni su chi e perchè trasformò Callisto in Orsa. Una versione racconta che fu Era, moglie di Zeus, che non potendo rivalersi sul Dio supremo, se la prese con Callisto e la mutò in un animale, altra versione racconta che Zeus, pentito del pasticcio, la cambiò in Orsa per sottrarla alla rabbia di Era.

La versione in cui Era o Zeus trasformano Callisto è quella che a mio avviso meglio spiega il seguito della storia, ovvero che la ninfa partorì il figlio di Zeus, Arcade, e, successivamente, lei subì la trasformazione.

Arcade intanto, raccolto ed allevato da un cacciatore dei boschi,  cresceva addestrandosi per diventare abile e letale come il padre adottivo finchè durante una battuta di caccia si imbattè nell’orsa Callisto che riconosciutolo non potè trattenersi dal richiamarlo facendo uscire di bocca solo un grugnito, esponendola così alle frecce di Arcade che, ovviamente, nulla sapeva della disavventura occorsa alla madre.

Ora qui, di nuovo, sono state raccolte diverse versioni su come la storia prosegue, a me piace continuare con Arcade che tenta più volte di ferire l’orsa con le sue frecce ma ad ogni tiro Zeus si inventava una folata di vento o altro per far deviare la freccia finchè, vista la determinazione del giovane ad uccidere la preda, si decise a scendere dall’Olimpo per raccontare al figlio la verità su quell’orsa.

Arcade, a questo punto pentito per aver tentato di uccidere la madre, giurò di rimanere per sempre accanto a lei e Zeus fece in modo che questo proposito rimanesse scolpito per l’eternità trasformando entrambi in stelle del cielo, l’Orsa Maggiore ed il suo guardiano, il Boote o Bifolco, ma questo è un’altro asterismo ed un’altra storia.